ExoMars, pronto a decollare
Lunedì 14 marzo verrà avviata la prima parte della missione ExoMars, con cui l’Agenzia Spaziale Europea affronterà lo studio dell’ambiente del Pianeta Rosso in cerca di tracce biologiche.
La missione è costituita da una sonda che resterà in orbita per studiare l’atmosfera marziana, e dal modulo Schiaparelli, tutto italiano, che invece atterrerà sul suolo del pianeta. Quest’ultimo, in particolare, è importante soprattutto in vista della seconda parte della missione, che prevede il lancio di un rover nel 2018. Schiaparelli serve infatti come prova generale per i sistemi di atterraggio che saranno utilizzati sul rover e che devono essere completamente automatizzati a causa della distanza che ci separa dal Pianeta Rosso e che impedisce il collegamento diretto dei segnali*. Ad ogni modo la strumentazione a bordo di Schiaparelli sonderà il territorio circostante il punto di atterraggio fino all’esaurimento dell’energia del modulo, che non è dotato di pannelli solari.
La sonda orbitante dovrà studiare a fondo la composizione chimica dell’atmosfera marziana, in cerca soprattutto di tracce biologiche presenti o passate che possano aver generato i gas tipici dei processi biologici, quali ad esempio il metano.
Il lancio avverrà alle 10:31 di Lunedì 14 marzo a Baikonur, in Kazakhstan, per mezzo di un vettore Proton, contributo dell’agenzia spaziale russa. Sul sito dell’ESA è possibile assistere alla diretta streaming del lancio.
*Marte si trova a circa 9 minuti luce dalla Terra, il che vuol dire che un segnale inviato alla o dalla sonda impiegherebbe circa 9 minuti a raggiungere l’obiettivo, rendendo di fatto impossibile la manovra manuale dell’atterraggio, che dovrebbe durare circa 6 minuti.
[1] ESA, Exomars Overview
[2] LeScienze, Al via Exomars, La nuova missione europea verso Marte
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