Di chi è lo spazio?
Una delle possibili sfide per il futuro dell’astronautica è quella dello sfruttamento degli asteroidi per l’estrazione mineraria dei loro preziosi costituenti. Ma l’ambiguità delle leggi attuali in materia potrebbe essere un ostacolo a questa operazione.
L’Outer Space Treaty (Trattato dello Spazio Esterno), firmato da Stati Uniti, Russia e Cina nel 1967, sancisce che lo Spazio e tutti gli oggetti che si trovano all’esterno dell’atmosfera terrestre, non possano essere soggetti ad appropriazione con pretesa di sovranità da parte delle singole nazioni. Nonostante ciò il trattato stabilisce anche che lo Spazio debba essere libero per l’esplorazione e l’utilizzo da parte di tutti gli Stati.
La possibile controversia nasce proprio dall’ambiguità della distinzione tra “appropriazione” ed “utilizzo”. Utilizzare un asteroide potrebbe infatti significare anche sfruttarne le risorse minerarie, ma per far ciò occorre appropriarsi di parte di quell’asteroide.
Una bella gatta da pelare, che il governo americano sta progettando di risolvere tramite un Asteroid Act, che risolverebbe il problema cedendo la proprietà del materiale ottenuto dagli asteroidi all’ente che ha svolto le operazioni di estrazione.
[1] G.Bignami, A. Sommariva, Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte
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