Scoperto il segreto del Blob Lyman-Alfa
Un team dell’ESO ha scoperto la vera natura dei Blob Lyman-Alfa grazie all’ausilio dei telescopi ALMA e VLT.
I blob Lyman-Alfa, per gli amici LAB, sono nubi di idrogeno di incredibili dimensioni rilevate a grandi distanze dalla Via Lattea. Di questi oggetti abbiamo sempre saputo molto poco, oltre al fatto che si tratti di alcuni degli oggetti individuali più estesi dell’universo e che emettono incredibilmente alla frequenza che viene chiamata, non a caso, Lyman-Alfa e che indica una precisa transizione elettronica degli atomi di Idrogeno.
SSA22-Lyman-alpha blob 1 è uno dei più grandi blob che conosciamo; scoperto nel 2000, si trova ad 11,5 miliardi di anni luce da noi. Molti dei migliori telescopi al mondo si sono mobilitati per mappare le sorgenti di questo LAB: VLT (Very Large Telescope), ALMA (Atacama Large Millimeter/Submillimeter Array), l’Osservatorio Keck delle Hawaii, il Telescopio Spaziale Hubble.
Ma cosa genera tutta questa radiazione allora? Due grandi galassie interessate da un intenso processo di formazione stellare, al centro di una nube di idrogeno, contornate da molte galassie più piccole. Queste galassie più piccole probabilmente forniscono a quelle più grandi il materiale per la continua formazione stellare, la quale porta radiazione ultravioletta in grado di produrre le linee Lyman-Alfa nell’Idrogeno circostante.
L’interesse per questi oggetti, oltre che nella loro rarità, sta nel fatto che si tratta probabilmente della fase embrionale delle galassie più grandi che possiamo osservare ed il loro studio ci permette di comprendere qualcosa in più sulla loro formazione.