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ExoMars, l’Europa arriva su Marte

Il Trace Gas Orbiter ed il modulo Schiaparelli il 19 ottobre giungeranno sul Pianeta Rosso.

Le due sonde erano decollate insieme il 14 marzo scorso per la prima parte della missione Exomars ed oggi, domenica 16 ottobre si sono separate per incamminarsi verso il loro futuro: il Trace Gas Orbiter (per gli amici TGO) entrerà infatti in orbita marziana il 19 ottobre, mentre Schiaparelli, nello stesso giorno, atterrerà sulla superficie marziana.

Si tratta, soprattutto per quanto riguarda Schiaparelli, di operazioni complesse che lasciano pochissimo o nessuno spazio ad errori, come una buona quantità di missioni passate ha dimostrato. Le fasi del distacco e dell’atterraggio sono le seguenti:

Domenica 16 ottobre: il TGO e Schiaparelli si sono separati.

Lunedì 17 ottobre: il TGO accenderà i propulsori grazie i quali si indirizzerà sulla giusta traiettoria.

Mercoledì 19 ottobre: il TGO si inserirà in orbita attorno a Marte; la sua missione scientifica vera e propria inizierà a dicembre, prima sarà occupato in una serie di operazioni preliminari legate alla stabilizzazione dell’orbita ed al monitoraggio di Schiaparelli.

Schiaparelli si risveglierà 75 minuti prima dell’entrata in atmosfera marziana, che avverrà ad una quota di 122 km di altitudine, dopodiché meno di 6 minuti separeranno la sonda dal suolo marziano. Durante la prima fase di questa manovra Schiaparelli sarà protetto da uno scudo termico, che verrà rilasciato a 7 km di altitudine: qui i propulsori rallenteranno la sonda per farle compiere un atterraggio morbido nella Meridiani Planum.

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La Meridiani Planum è una regione molto interessante di Marte, in quanto è l’unico punto del pianeta in cui emerge in superficie un deposito di ematite. Questo minerale è importante in quanto indica la presenza passata di acqua: è presente infatti sotto forma di piccole sfere formate in fasi di risalita di acqua.

Lo stesso TGO ed altre sonde in orbita attorno a Marte monitoreranno l’atterraggio di Schiaparelli, inviando le prime conferme verso Terra. Il modulo Schiaparelli comunicherà con queste sonde, inviando dati fino ad 8 giorni dall’atterraggio, che si potrebbero ridurre a 2 qualora le batterie durassero meno del previsto.

Approfondimenti: Polluce Notizie, Media INAF

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