5 legami tra Tolkien, Il Signore degli Anelli e la scienza
Il 3 gennaio 1892 nasceva J.R.R. Tolkien, filologo e scrittore inglese autore del celeberrimo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. La sua mitologia ha influenzato l’immaginario di intere generazioni di persone in tutto il mondo, tra cui molti scienziati, tanto che la sua influenza si fa sentire anche nel mondo scientifico.
Ecco un elenco di ciò che nella scienza prende nome dal mondo e dalla mitologia tolkeniana.
1. Mordor Macula (Caronte)
Il polo nord di Caronte, principale luna di Plutone, prende il nome -per ora non ufficiale- di Mordor, la terra nera controllata da Sauron, l’oscuro signore della Terra di Mezzo. La somiglianza nella forma è evidente dalla mappa in figura, il fatto poi che la Mordor Macula sia più scura del resto del satellite ha fornito ciò che mancava per scegliere questo nome.
Caronte ha una superficie prevalentemente grigia a causa di ghiaccio d’acqua sporco. Il grigiore è però di quando in quando interrotto da macchie rosse, che sembrano essere costituite da uno strato che ricopre la topografia sottostante. Queste macchie sono composte da toline, delle molecole che si formano per irraggiamento di composti organici come metano ed etano. Siccome Caronte non ha un atmosfera che possa contenere questi composti organici che vengono irraggiati, si ritiene che questi provengano dal vicino Plutone. Queste molecole organiche si vanno a depositare più facilmente ai poli di Caronte, formando la Mordor Macula al polo Nord ed una equivalente macchia scura al polo Sud.
2. Saturno
In questa lista non poteva di certo mancare lui, Il Signore degli Anelli per antonomasia. I grandi anelli di Saturno sono composti da milioni di frammenti di ghiaccio di dimensioni dal micrometro al metro, che orbitano sul piano equatoriale del gigante gassoso. Gli anelli si estendono fino a circa 120.000 km di altitudine sul livello delle nubi visibili del pianeta (livello in cui la pressione vale 1 bar). Le numerose interruzioni visibili tra gli anelli sono causate dal moto orbitale dei tantissimi satelliti naturali del pianeta, che spesso vi generano anche deformazioni e ondulazioni. I satelliti più influenti da questo punto di vista sono detti satelliti pastori.
3. Asteroidi
2991 Bilbo e 2675 Tolkien sono due asteroidi scoperti nel 1982 e che portano l’uno il nome del protagonista de Lo Hobbit e l’altro dell’autore stesso. 2991 Bilbo è un asteroide della fascia principale di Asteroidi, la fascia situata tra Marte e Giove che determina la distinzione tra Sistema Solare interno ed esterno. La sua orbita ha un semiasse maggiore di 2,34 UA (dove 1 UA è la distanza media della Terra dal Sole). 2675 Tolkien fa parte della famiglia di asteroidi Floriani, un gruppo di asteroidi rocciosi della fascia principale composti principalmente da silicati (e perciò detti di tipo S).
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4. Monti
Shadowfax, Gandalf e Aragorn sono tre monti della British Columbia, in Canada, nominati in seguito ai personaggi de Il Signore degli Anelli (Shadowfax è noto in italiano come Ombromanto ed è il cavallo donato da re Théoden a Gandalf). Insieme formano il cosiddetto gruppo di Tolkien.
5. Tassonomia biologica
La classificazione degli esseri viventi è senz’altro il campo scientifico che più di tutti ha risentito dell’influenza della mitologia tolkeniana. Tolkien è in assoluto l’autore più commemorato per via tassonomica. Circa 80 tra generi e specie hanno infatti ricevuto nomi che più o meno direttamente derivano dalla mitologia tolkeniana. Eccone qualche esempio:
Il Signore degli Anelli di Tolkien è il Sole visto dalle popolazioni nordiche nei suoi movimenti circolari stagionali. Gli anelli di Saturno invece sono la tela di Penelope.
Penelope
“…… Sono ormai tre anni, e fra poco verrà il quarto, da che essa va ingannando l’animo in seno agli Achei, … essa escogitò nella sua mente quest’inganno: Piantò un grande telaio e cominciò a tessere nella sua casa una tela sottile e assai larga …
(Vedi libro II, versi 88-110)
Sette anni per tessere la tela, sette anni per scioglierla (dopo quasi quattro anni dall’inizio della stagione i segni sono ormai ben visibili e non possono essere più ignorati/nascosti). ” http://www.chilometrando.org/tela_penelope.htm
Molto bello, grazie! 🙂