Nikola Tesla: 161 anni dalla nascita
Oggi nel lontano 1856 nasceva Nikola Tesla nella cittadina serba di Smiljan, ricordato come l’inventore del ventesimo secolo.
Eclettico, Tesla ha vissuto una vita travagliata, ricordiamo la “guerra delle correnti” che Edison gli mosse per ostacolare la diffusione della sua corrente alternata. A causa dei suoi studi sulla trasmissione di energia senza fili (ed al suo ideale per cui l’energia dovesse essere libera per chiunque; da cui “free energy“, concetto che da molti è stato completamente distorto), fu abbandonato dai suoi principali finanziatori, che portò la sua società alla bancarotta, la conseguente confisca del suo laboratorio e della Wardenclyffe Tower (torre per lo studio della trasmissione di energia elettrica a distanza), poi demolita nel 1917.
Nell’immaginario collettivo la figura di Tesla portò alla nascita dello stereotipo dello “scienziato pazzo”, sia per i suoi interessi eclettici e per l’essere un visionario proiettato in un futuro, molto lontano dalla realtà dell’epoca, che lui stesso stava contribuendo a creare, ma soprattutto a causa della sua idea di realizzare un arma, il cosiddetto “raggio della morte” (Teleforce), per l’esercito statunitense, paese di sua adozione, considerando che potesse essere un “deterrente bellico” per prevenire qualsiasi tipo di guerra.
Si è interessato dello sviluppo della corrente elettrica alternata, del trasformatore elettrico, del motore elettrico sincrono ed asincrono, dell’alternatore, della trasmissione in radiofrequenza di segnali, costruendo il primo dispositivo radiocomandato. Si è interessato di fluidodinamica inventando la sua valvola di non ritorno (valvola senza parti mobili), e la sua turbina senza pale, considerata dallo stesso la sua migliore invenzione, che fu alla base della prima centrale (idro) elettrica a corrente alternata delle cascate del Niagara, e per aver sperimentato prima di tutti la trasmissione di energia a distanza. Risulta aver registrato oltre 600 brevetti.
Tra le ricerche di Tesla più di “confine”  ricordiamo la trasmissione di energia a distanza, attraverso i “medium naturali”, e quindi lo sviluppo di metodi per estrarre energia dall’elettromagnetismo naturale, (sfruttare il ciclo di “carica e scarica” del condensatore terrestre), riprendendo i lavori dello scienziato Benjamin Franklin sull’elettricità atmosferica.
Amico di molti scienziati dell’epoca, tra cui ricordiamo il fisico William Crookes, sviluppatore del tubo di Crookes che genera raggi x. Quando sviluppò il suo Radiant Energy Collector, egli non si riferiva nient’altro che alle radiazioni naturali (ed ai raggi cosmici). È proprio nell’ottica della ricerca in fisica di fine ottocento-inizio novecento che vanno interpretate le ricerche di Tesla.
Ancora oggi Tesla fa parlare tanto di sé,  anche in varie pellicole cinematografiche di fantascienza come “The Prestige” in cui venne interpretato da David Bowie, e citato in “Tomorrowland“. Inoltre i suoi studi più “di frontiera” sono ripresi con l’ottica di riuscire a realizzare la sua visione di energia libera, come in questo esperimento “DIY” di trasmissione di energia a distanza, usando basse potenze, attraverso i trasformatori risonanti di Tesla (le cosiddette “Bobine di Tesla”):
La comunità scientifica lo ha omaggiato dando il suo nome alla grandezza che misura l’intensità del campo d’induzione magnetica (B) del SI.
Chiudiamo questo breve “memoriale” su Tesla con una citazione del suo libro autobiografico “Le mie invenzioni“, >>che trovate qui<<:
“Nel frattempo mi ero profondamente interessato ai fenomeni elettrici grazie alla stimolante influenza del mio professore di fisica, un uomo ingegnoso che spesso ci dimostrava i principi mediante strumenti di sua invenzione. Tra questi ricordo un dispositivo a forma di lampadina, libera di ruotare su se stessa e rivestita con fogli di alluminio, che iniziava a ruotare velocemente appena veniva collegata a una macchina elettrostatica. È impossibile per me esprimere adeguatamente l’intensità delle sensazioni che provavo assistendo alle dimostrazioni di questi misteriosi fenomeni. Ogni effetto produceva migliaia di eco nella mia mente. Volevo saperne di più di questa meravigliosa forza; desideravo sperimentare e investigare, ma allo stesso tempo mi rassegnavo all’inevitabile con il cuore pieno di dolore.”
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