Sentinel-5P ed i nuovi dati sull’inquinamento atmosferico
Il satellite dell’ESA Sentinel-5P, lanciato il 13 ottobre scorso, ha fornito le prime mappature dell’inquinamento atmosferico. Il satellite è in realtà ancora in fase preparatoria, ma questi primi risultati promettono molto bene sulla qualità delle informazioni che sarà in grado di fornire.
Sentinel-5P sarà infatti in grado di tracciare gli inquinanti dell’aria con un dettaglio maggiore di quanto qualunque altro satellite abbia ottenuto in passato.
La mappa in alto, ad esempio, mostra il diossido di azoto nei cieli europei, prodotto principalmente dai processi di combustione in ambito industriale e del trasporto urbano. Le maggiori concentrazioni nella Pianura Padana, in Spagna, in Olanda e nell’area di Ruhr, in Germania
In questo video, invece, si può vedere la concentrazione globale di monossido di carbonio, così come analizzato dai dati del Sentinel-5P.
I dati di questo nuovo satellite saranno presto messi a disposzione del Copernicus Atmosphere Monitoring Service, e saranno usati per l’elaborazione di previsioni utili per l’elaborazione di politiche energetiche ed industriali appropriate.
L’accuratezza nei dati raggiungibile tramite il Sentinel-5P è possibile grazie Tropomi, uno strumento innovativo in grado di mappare i principali gas che influenza il nostro clima: il diossido di azoto, il metano, il monossido di carbonio e gli aerosol (particelle solide in sospensione nell’aria).
Dopo il lancio del satellite, Tropomi ha subito un processo di decontaminazione al termine del quale è stata aperto lo sportello che sigillava lo strumento, permettendo l’acquisizione delle prime immagini. I primi dati sono stati processati al DLR, in Germania.
La missione ha anche rilevato le polveri emesse in questi giorni dal vulcano Agung, a Bali (Indonesia).