Uno per 14 e 14 per uno: osservato il megamerging di 14 galassie
Usando il Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), un gruppo internazionale di astronomi è riuscito ad osservare l’incipit di un enorme scontro di 14 giovani galassie, che andranno probabilmente a formare il nucleo di un ammasso galattico colossale. Lo studio è stato appena pubblicato su Nature a prima firma del canadese T.B. Miller.
Tre miliardi di anni dopo il Big Bang, ossia circa 12 miliardi di anni fa secondo i modelli cosmologici attuali, avveniva qualcosa di incredibilmente maestoso: a circa 12.4 miliardi di anni luce, 14 galassie giovani hanno iniziato a produrre stelle ad una velocità circa 1000 volte maggiore rispetto alla nostra Via Lattea e si sono concentrate in una regione grande appena tre volte la nostra galassia. Questo processo, noto come Starburst, si osserva durante il passaggio ravvicinato o la fusione di più galassie: in queste fasi infatti può avvenire più facilmente la concentrazione di gas necessaria ad innescare la formazione stellare.
Sappiamo che gli ammassi galattici più massicci che osserviamo si sono formati fino a tre miliardi dopo il Big Bang, e contengono stelle formate ancora prima di questa epoca. I progenitori di questi ammassi, noti come “protocluster” si possono formare nei luoghi dove la densità di materia oscura è maggiore, e fornisce quindi l’attrazione gravitazionale necessaria alla loro formazione.
Miller et al. hanno utilizzato le osservazioni delle emissioni del monossido di carbonio e del carbonio ionizzato provenienti dalla sorgente SPT2349-56 per determinarne la composizione. Il risultato è che la sorgente consiste di almeno 14 galassie ricche di gas, con processi di formazione stellare tra 50 e 1000 volte più rapidi di quelli della nostra e che sono in una regione di appena 130 kiloparsec di diametro (la Via Lattea è grande circa 33 kiloparsec in diametro). La velocità con cui queste galassie si muovono e l’enorme densità di gas e di formazione stellare, suggeriscono che questo sistema costituisca il nucleo di un ammasso di galassie che era in stadio avanzato di formazione già quando l’universo aveva solo 1.4 miliardi di anni di età. Un confronto con altri oggetti simili mostra che questo ammasso potrebbe essere una delle più massicce strutture nell’universo finora noto.
Fonte: Nature
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