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NGC 6231, un ammasso di neonate nello Scorpione

NGC 6231, situato a circa 5200 anni luce dalla Terra, è un soggetto incredibilmente interessante per lo studio degli ammassi stellari. Si trova infatti alla fine della fase di formazione stellare, un momento cruciale nella vita di un ammasso, e perciò è stato lungamente osservato con il Chandra X-ray Observatory della NASA.

Scoperto da Giovanni Battista Hodierna nel 1654, NGC 6231 si trova nei pressi della coda dello Scorpione, a 5200 anni luce di distanza e sul piano della Via Lattea nella volta celeste. L’osservatorio Chandra è stato usato per identificare le stelle simili al nostro Sole in questo ammasso. Il fatto che l’ammasso si trovi sul piano della Via Lattea rende molto difficile l’analisi delle stelle al suo interno, a causa del grande numero di stelle che si trovano su questo piano. Generalmente, queste stelle sono tuttavia più antiche di quelle dell’ammasso, che è di formazione recente, e quindi un criterio per distinguerle è quello di selezionarle in base all’età.

E che c’entrano i raggi X, che sono la regione spettrale rilevata da Chandra? Le stelle giovani hanno una forte attività magnetica, che riscalda le loro atmosfere portandole anche a decine di milioni di gradi Celsius, emettendo quindi nella regione X. Una volta riconosciute, successive analisi all’infrarosso tramite il Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy (VISTA) permettono poi di ottenere ulteriori informazioni sulle stelle facenti parte dell’ammasso.

In NGC 6231 esistono tra le 5700 e le 7500 giovani stelle nel campo di Chandra. Gli ammassi stellari giovani sono piuttosto studiati e ne esiste un buon campione, ma NGC 6231 aggiunge informazioni molto importanti, in quanto si trova in una fase cruciale, ossia quella in cui la formazione stellare è appena cessata. L’analisi dell’ammasso indica che esso si trovava in uno stato più compatto ed abbia cominciato ad espandersi durante la formazione stellare, ma la velocità di tale espansione non è stata sufficientemente rapida da permettere alle stelle di sfuggire alla presa gravitazionale delle compagne.

Cosa succederà in futuro? Le stelle resteranno unite in un ammasso oppure l’ammasso evaporerà e le stelle si disperderanno, così come un tempo ha fatto il nostro Sole dall’ammasso in cui si è formato?

Fonte: Phys.org

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