Un buco nero da record
Gli astronomi dell’Australian National University hanno trovato un buco nero incredibilmente rapido nell’aumentare le proprie dimensioni fagocitando materia, tanto da detenere il record di accrescimento tra i buchi neri ad oggi noti.
Una massa solare ogni due giorni, divorata a circa 12 miliardi di anni luce di distanza da noi. Questi sono i numeri del buco nero supermassiccio da 20 miliardi di masse solari scoperto dal team di astronomi dell’Australian National University in un articolo pubblicato in pre-print su ArXiv.org in questi giorni.
Ma se è un buco nero, come facciamo a vederlo? In realtà l’oggetto in questione, di magnitudine relativa 16.9, sembra emettere tantissima luce a causa dell’attrito generato dal gas in caduta su di esso. Situato al centro della Via Lattea, apparirebbe 10 volte più luminoso della nostra Luna. Il nome utilizzato per questo fenomeno è quello di Quasar (Quasi-stellar objects), fenomeno del quale fino a tempi molto recenti non se ne comprendeva la natura.
Buchi neri supermassicci così grandi sono estremamente rari e difficili da trovare, in quanto si tratta perlopiù di oggetti molto antichi e lontani, ed in questo caso un passo decisivo nella ricerca lo hanno fornito i dati del satellite Gaia dell’ESA e dello SkyMapper di WISE.
Fonte: ArXiv.org