Astronautica

Quando lo Spazio Esterno si avvicina

La linea di Kármán, la demarcazione tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno, potrebbe essere più vicina di quanto finora ipotizzato. Un nuovo studio la pone infatti a 20 km in meno dei 100 km che generalmente troviamo indicati sui libri. Una definizione non comporta differenze per il lancio di veicoli spaziali, ma potrebbe risolvere alcuni dibattiti legali riguardo le politiche spaziali, in particolari per lo sfruttamento commerciale dello spazio esterno.

Finora l’inizio dello spazio esterno era posto a 100 km di altitudine. Al di sopra di questo livello, infatti, l’aria è tanto rarefatta da impedire il volo a velocità inferiori alla velocità necessaria per entrare in orbita. Ne segue che se voleste prendere un aereo che vola a 150 km, non arrivereste mai a destinazione in quanto entrereste in orbita attorno alla Terra ed il vostro aereo diventerebbe un satellite. La linea di Kármán è quindi proprio l’altitudine in cui velocità orbitale e velocità di volo sono uguali.

McDowell, l’autore dello studio, ha analizzato le orbite di circa 43 000 satelliti, concentrandosi in particolare su quelli (circa 50) che occasionalmente hanno operato sotto i 100 chilometri, come ad esempio l’Elektron-4 sovietico, che ha effettuato 10 orbite ad 85 chilometri di altitudine, prima di disintegrarsi nell’atmosfera nel 1997. Al di sotto degli 80 km l’atmosfera diventa infatti così densa che un satellite si distruggerebbe prima di arrivare alla seconda orbita, ma ad 85 il satellite è riuscito a farne ben 10. Allora, McDowell ipotizza che il limite dei 100 km potrebbe essere eccessivo per delineare il limite in cui orbitano gli oggetti spaziali, in quanto i satelliti possono orbitare con tranquillità anche al di sotto.

McDowell ha allora utilizzato un modello atmosferico standard per simulare il comportamento della linea di Kármán negli ultimi 50 anni, a differenti latitudini e longitudini. Il suo risultato è che la spinta dell’aria diventa trascurabile tra i 66 e gli 88 chilometri. Per McDowell un limite più naturale per lo spazio esterno andrebbe fissato a circa 80 km di altitudine.

Ma la posizione della Linea non è solo una questione di pedanteria: una risposta rigorosa può infatti avere influenze sui trattati internazionali e sulle leggi spaziali, soprattutto quando sono forti gli interessi commerciali – o militari – a riguardo (come nel caso della Virgin Galactic o della Blue Origin).

Fonte: Science

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