Sci-Pho

L’alba di Io

Io, luna di Giove, immortalato dalla JunoCam della sonda della NASA Juno mentre sale sopra l’orizzonte di Giove.

Io è il più vicino, dei satelliti medicei (Io, Europa, Ganimede e Callisto) e fu scoperto da Galileo Galilei nel 1610. Poco più grande della nostra Luna, Io è uno dei luoghi vulcanicamente più attivi del Sistema Solare. Questa attività vulcanica è dovuta alla vicinanza con Giove ed all’azione degli altri satelliti Medicei, che generano un ambiente molto energetico al suo interno. Io è in risonanza 1:1 (come la Luna con la Terra) e pertanto rivolge sempre la stessa faccia al Gigante Gassoso.

Questa foto è stata ottenuta alle 2:26 p.m. EDT del 29 ottobre, durante il sedicesimo sorvolo di Giove, da una distanza di 18 400 chilometri sullo strato più alto visibile delle nubi. La latitudine è circa 30°S. L’immagine grezza è stata poi riprocessata dai citizen scientist Gerald Eichstädt e Justin Cowart per ottenere questa bellissima immagine di Io.

Fonte: NASA Photojournal

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