Falcon 9 ammarato
In quest’immagine possiamo vedere il primo stadio del Falcon9 usato nella missione di rifornimento CRS 16 trainato da una nave dopo essere ammarato nelle acque appena vicine la zona d’atterraggio su cui era designato atterrasse a Cape Canaveral.
Il motivo del mancato obiettivo è stato uno stallo alla pompa idraulica destinata a mantenere la pressione nel sistema idraulico delle grid fins (alette a griglia) che stabilizzano il razzo mantenendone la traiettoria durante il rientro con l’atmosfera. Con le alette bloccate il razzo ha cominciato a ruotare sul proprio asse perdendo la traiettoria.
Ciò non ha impedito comunque al sistema di atterraggio di attivarsi. Fortunatamente i motori, che hanno una spinta direzionabile, sono riusciti durante l’ultima accensione a fermare la rotazione, permettendo al razzo di ammarare. Subito in mare non è riuscito a rimanere “in piedi” cadendo su un fianco.
Incredibilmente sembrerebbe non ci siano state rotture allo scafo ed ha continuato a galleggiare finché non è stato recuperato.
A seguito dell’incidente Musk ha dichiarato che installeranno dei sistemi ridondanti anche per quanto riguarda il sistema idraulico di controllo delle alette, ma anche altri sistemi di atterraggio in cui non sono presenti ridondanze. Potrebbero essere un’altra pompa, che si attiverebbe solo in caso di emergenza ed altre linee di trasmissione idrauliche.
Questi non erano presenti già sia per una questione di peso: Aumentare la massa a vuoto del razzo significa diminuire non solo la spinta ma anche il ΔV in grado di fornire al carico, cioè quella variazione di velocità che stabilisce l’orbita a cui può essere portato il carico; ma anche perché l’atterraggio ed il recupero del primo stadio è secondario ai fini della missione: porre il carico in sicurezza con una variazione marginale dell’orbita prestabilita.
Sicuramente non parleremo di tonnellate aggiuntive ma al massimo di qualche centinaio di chili, quindi non si dovrebbe trattare di grosse variazioni rispetto alle prestazioni odierne.
A seguito il link di un video che unisce sia le riprese a bordo del primo stadio che dalla costa.
Credits Immagine in Copertina: Twitter/Restrantek