Chang’e-4: la Cina è atterrata sulla Luna
Lanciata l’8 dicembre scorso, la Chang’e-4 è per la prima volta atterrata sul lato nascosto della Luna, e potrà fornirci informazioni incredibili sulla sua formazione e storia evolutiva.
Dopo quasi un mese dal lancio, la sonda Chang’e-4 cinese è atterrata con successo sul lato nascosto della Luna, segnando un passo storico nell’esplorazione del nostro satellite. Nessuna sonda era infatti mai atterrato su quel lato della Luna, dove la comunicazione con la Terra è schermata dal satellite stesso. Ciò rende necessario l’utilizzo di un satellite come ripetitore per il segnale diretto a e da il lander ed il rover cinesi.
Queqiao è il nome di questo satellite, lanciato a maggio scorso e situato nel punto lagrangiano 2 del sistema Terra-Luna (i punti lagrangiani sono quelli in cui l’attrazione gravitazionale di Terra e Luna si controbilanciano, annullandosi).
Video: #China's Chang'e-4 makes historic landing on moon's far side https://t.co/OckokVjnh8 pic.twitter.com/x3YferTF1o
— CGTN (@CGTNOfficial) 3 gennaio 2019
Chang’e-4 è atterrata nel cratere di Von Kármán, nei pressi del Polo Sud, nel bacino di Aitken, ed è stato probabilmente formato dall’impatto di un grande asteroide sulla superficie lunare. Con un diametro di 2500 km ed una profondità di 12, è la struttura da impatto più antica, larga e profonda della Luna. L’interesse nei confronti di questo luogo è legato al fatto che l’impatto ha probabilmente estratto materiale dal mantello superiore della Luna verso la superficie, cosa che potrà essere verificata tramite l’analisi spettrometrica nel visibile e vicino-infrarosso (lunghezze d’onda ampiamente utilizzate nell’analisi delle superfici planetarie). Il radar del rover permetterà di analizzare la struttura per i primi 100 metri dalla superficie.
Dalle osservazioni in remoto, sappiamo che il lato della Luna a noi più lontano ha una crosta più spessa ed antica, molto più ricca di crateri di quello a noi più vicino. Sulla faccia rivolta verso di noi, infatti, molti di questi crateri sono stati cancellati dall’azione dei flussi di lava che hanno formato i mari. Il perché di questo differente comportamento resta tuttavia un mistero non ancora compreso del tutto. In tal senso, il rover ed il lander della Chang’e-4 cinese potrebbero fornire molte informazioni utili a riguardo.
La missione possiede inoltre tre ricevitori radio a bassa frequenza, uno sul lander, uno su Queqiao ed uno su un microsatellite rilasciato dallo stesso Queqiao. Tali ricevitori serviranno ad osservare le emissioni radio del sole, e dei pianeti, sfruttando la copertura fornita dalla Luna rispetto alle emissioni radio terrestri.
La CNSA (China National Space Administration), ha dato il via al suo programma lunare con le missioni Chang’e-1 e -2 (Chang’e 嫦娥 è la dea cinese della Luna), lanciate rispettivamente nel 2007 e nel 2010. Nel 2013 è stato poi il turno della Chang’e-3, la prima sonda ad essere atterrata sulla Luna dalla Luna 24 sovietica del 1976. Chang’e-3 era costituita da un lander e da un piccolo rover, che hanno riportato interessanti dati sulla topografia, la mineralogia e la composizione della superficie lunare. Il rover possedeva anche un radar in grado di penetrare il terreno per caratterizzare la struttura sotterranea della Luna. L’anno prossimo sarà il turno anche della Chang’e-5, una missione sample-return che andrà a prelevare 2 kg di campioni dall’Oceanus Procellarum e li riporterà a Terra.