La IAU su Starlink e le costellazioni di satelliti
L’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha diramato un comunicato stampa in cui esprime le sue preoccupazioni riguardo la conservazione del cielo notturno in relazione alle costellazioni di satelliti come la Starlink di SpaceX e la Athena di Facebook. Riportiamo qui una traduzione del comunicato ufficiale.
“Negli ultimi decenni sono stati compiuti notevoli sforzi per progettare, costruire e mettere in orbita satelliti con molti scopi importanti. Le reti di satelliti note come costellazioni satellitari, sono state implementate (principalmente in orbita bassa) in numero sempre maggiore per una varietà di scopi, compresa la fornitura di servizi di comunicazione a aree sotto servite o remote (Esempi di questi includono la costellazione di satelliti Iridium, Starlink di SpaceX, OneWeb, Globalstar, Project Kuiper di Amazon e Facebook Athena). Fino a quest’anno, il numero di tali satelliti era inferiore a 200, ma tale numero sta aumentando rapidamente con piani per dispiegarne potenzialmente decine di migliaia. In tal caso, le costellazioni satellitari saranno presto più numerose di tutti i satelliti lanciati in precedenza.
La IAU è preoccupata per queste costellazioni satellitari. L’organizzazione, in generale, abbraccia il principio di un cielo oscuro e radio-silenzioso, non solo essenziale per far progredire la nostra comprensione dell’Universo di cui facciamo parte, ma anche come risorsa per l’umanità intera e per la protezione della fauna notturna. Non comprendiamo ancora l’impatto di migliaia di questi satelliti visibili sparsi nel cielo notturno e nonostante le loro buone intenzioni, tali costellazioni satellitari potrebbero minacciare entrambi.
Le preoccupazioni scientifiche sono duplici. In primo luogo, le superfici di questi satelliti sono spesso costituite da metallo altamente riflettente e i riflessi del Sole nelle ore successive al tramonto e prima dell’alba li fanno apparire come punti luminosi lenti nel cielo notturno. Sebbene la maggior parte di queste riflessioni possa essere così debole da essere difficile da individuare ad occhio nudo, può essere dannosa per i sensibili grandi telescopi astronomici terrestri, compresi quelli grandangolari attualmente sotto costruzione. In secondo luogo, nonostante notevoli sforzi per evitare interferenze con le frequenze di radioastronomia, i segnali radio emessi dalle costellazioni satellitari possono ancora minacciare osservazioni radioastronomiche. I recenti progressi nella radioastronomia, come la produzione della prima immagine di un buco nero o la comprensione della formazione di sistemi planetari, erano possibili solo attraverso sforzi concertati per salvaguardare il cielo radio dalle interferenze.
L’IAU è un’organizzazione scientifica e tecnologica, che stimola e salvaguarda i progressi in quelle aree. Sebbene siano stati compiuti notevoli sforzi per mitigare i problemi con le diverse costellazioni satellitari, raccomandiamo vivamente che tutte le parti interessate in questa nuova e largamente non regolamentata frontiera dell’utilizzo dello spazio lavorino in modo collaborativo a reciproco vantaggio. Le costellazioni satellitari possono rappresentare una minaccia significativa o debilitante a importanti infrastrutture astronomiche esistenti e future, e invitiamo i loro progettisti, sviluppatori e politici a collaborare con la comunità astronomica in uno sforzo congiunto per analizzare e comprendere l’impatto delle costellazioni satellitari. Invitiamo inoltre agenzie appropriate a definire al più presto possibile un quadro normativo per mitigare o eliminare gli impatti dannosi sull’esplorazione scientifica.
La Commissione B7 della IAU per la protezione dei siti osservativi esistenti e potenziali accoglie con favore l’opportunità di lavorare in modo proattivo con tutti coloro che sono coinvolti in questi sforzi.”
Fonte: IAU (tradotta)