Astronomia

Il bolide sardo ripreso da una dashcam

Nella notte del 16 agosto i cieli sardi sono stati illuminati da un’intensa scia luminosa. La fortuita ripresa del bolide tramite una dashcam nei pressi di Torregrande sta facendo il giro del web, ma la confusione regna sovrana sull’identità di questo tipo di oggetto.

Se con le stelle cadenti si possono esprimere i desideri, Claudio Porcu ha potuto svuotare il cassetto dei suoi sogni. Era una sera come tante e stava guidando verso Torregrande, porto nei pressi di Oristano, in Sardegna. Verso le 22:30 la sua dashcam ha ripreso uno spettacolo incredibile, da lasciare di stucco i più accaniti cacciatori di meteoroidi.

Sono arrivate decine di segnalazioni riguardo questo “meteorite” nei cieli sardi, però è necessario fare qualche appunto. Quando una cometa passa vicino al Sole lascia dietro di sé una grande quantità di detriti, noti come meteoroidi. Quando i meteoroidi (o altri frammenti di asteroidi) entrano nell’atmosfera terrestre bruciano in un processo noto come ablazione, rilasciando una scia luminosa il cui colore dipende dalla composizione della roccia. Quando, e se, il frammento riesce a toccare la superficie terrestre, allora diventa una meteorite, una roccia piovuta dal cielo. “Bolide” è un termine che non fa parte della classificazione scientifica e che indica le meteore molto luminose, come questa.

Quindi, se alcuni frammenti del corpo che ha generato il bolide sardo hanno toccato terra ci sono delle meteoriti da qualche parte, nel mare o sulla terraferma, anche se in questo caso sembra sia più probabile un’eventuale caduta nel mare. Il colore della meteora sembra azzurro e giallo, cosa che indica probabilmente una composizione di ferro e magnesio, ma è difficile fare ipotesi più sicure tramite una semplice registrazione video.

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