IV Static Fire Test di Starship
Nel frattempo, mentre si aspetta di poter riprovare a lanciare gli astronauti Bob e Douglas all’interno della Crew Dragon, al cantiere ed al sito di lancio della SpaceX situato a Boca Chica, al confine con il Messico, non si è fermata la sperimentazione e realizzazione dei prototipi di Starship.
Dopo l’esplosione del prototipo SN1 in uno di questi cryo test, si è proceduto a realizzare un singolo serbatoio, che dopo successivi cryo test ed aggiornamenti, è riuscito allo scopo, ed è stato l’SN2. La SN3 è stato il primo prototipo full scale, ma non ha superato il cryo test a causa dell’instabilità da carico di punta che si è manifestata sulle strutture del serbatoio inferiore, vuoto, quando è stato riempito il serbatoio superiore di LOx.
La Serial Number 4 è il primo prototipo di Starship che ha superato i test di tenuta a pressione alle temperature criogeniche ed è stata provvista di un propulsore Raptor (i nuovi propulsori della SpaceX, molto più potenti dei Merlin usati nel Falcon9), per i test di static fire test ed i primi balzi.
Infatti ricordiamo che Starship è un velivolo spaziale innovativo anche dal punto di vista strutturale perché realizzato interamente in acciaio301 invece che leghe di Alluminio ed altri materiali specifici. Pensate che è realizzato con gusci d’acciaio spessi circa 4 mm, che è niente rispetto alle dimensioni della navicella (SN4 è alto circa 30 metri ed ha un diametro di 9, Starship compresa di ogiva sarà alta in totale 50 metri). Avevamo riassunto i motivi di questa scelta già alla prima presentazione del BFR alla conferenza di presentazione del primo prototipo MK1.
Torniamo ai test:
Trasportata dal sito di costruzione al sito di lancio, sono stati eseguiti inizialmente i test di tenuta a pressione alle temperature criogeniche di esercizio, e successivamente i primi 3 static fire test riempiendo i serbatoi dedicati di Metano ed Ossigeno liquidi, seguiti ognuno da ispezioni per verificare che la struttura non si sia danneggiata. Fra il terzo ed il quarto test, è stata installata una massa di prova sulla cima del prototipo, (quel parallelepipedo che vedete in immagine), realizzata con le bobine dello stesso acciaio usato per la costruzione della struttura della Starship in vista del primo balzo.
Servirà per simulare la massa dell’ogiva per il primo test di volo, che è atteso in questi giorni se le condizioni meteo lo permetteranno. Sarà simile a quanto fu fatto con lo StarHopper a fine Agosto 2019: un primo balzo di 150 metri d’altitudine. StarHopper era il primo prototipo della vecchia versione di Starship a 5 pinne, che è rimasto al sito di lancio ed ha subito delle modifiche per essere usato come torretta dove installare telecamere e sensori per osservare in tutta sicurezza i test dei prototipi.
Nel frattempo al sito di costruzione è stata già realizzata la SN5 che attende il suo turno nell’hangar, e si sta finendo di assemblare la SN6.
Potete osservare il quarto static fire test in questo video: