Tianwen-1: i dettagli della missione cinese in arrivo su Marte
La missione cinese Tianwen-1, che porterà un orbiter, un lander e un rover su Marte, è ormai prossima al suo obiettivo. Se tutto andrà per il verso giusto, si inserirà in orbita il 10 febbraio 2021.
Fino a pochi anni fa, la Cina era sostanzialmente invisibile nel panorama spaziale, poi è arrivato il programma Chang’e, quell’insieme di missioni lunari che portano il nome di una antica divinità legata al nostro satellite. Con la Chang’e-3 nel 2013 la Cina ha effettuato la prima manovra di soft-landing sulla Luna dai tempi delle missioni sovietiche; nel 2019 la Chang’e-4 ha portato per la prima volta un rover – tutt’ora in attività – sul lato a noi nascosto; la stessa missione ha anche effettuato un esperimento botanico sulla superficie lunare, portando a germogliare un seme di cotone.
Il naturale passo successivo, dopo la Luna, è Marte, che la Cina raggiungerà il 10 febbraio con la Tiānwèn-1. Questa missione, lanciata il 23 luglio 2020, porta il nome dell’opera Domande al Cielo del poeta cinese Qu Yuan, ed è essenzialmente un tris di sonde – un rover, un lander e un orbiter – che potranno fornire preziosi e affascinanti dettagli sui misteri che ancora avvolgono il Pianeta Rosso.
L’orbiter della Tianwen-1
Una volta attorno al pianeta, l’orbiter eseguirà osservazioni scientifiche della superficie e dell’atmosfera per almeno un anno marziano (687 giorni terrestri), ma servirà anche come relay, ossia come mezzo di comunicazione tra il lander, il rover e la base a Terra.
L’orbiter della Tianwen-1 ha il compito di osservare l’intera superficie, studiandone il terreno e la composizione rocciosa, cercando l’acqua sotterranea e studiando l’atmosfera, il suo clima e la sua meteorologia. Lo farà con un insieme di sette strumenti scientifici:
- High Resolution Camera (Hrc), una camera in grado di distinguere un dettaglio sulla superficie di dimensioni fino a 2 metri
- Mars Magnetometer (Mm), per lo studio dell’ambiente magnetico attorno al pianeta
- Medium Resolution Camera (Mrc), una camera a risoluzione inferiore, che può arrivare a un dettaglio di 100 metri
- Mars Mineralogy Spectrometer (Mms), uno spettrometro infrarosso per lo studio della composizione minerale del terreno
- Orbiter Subsurface Radar (Osr), un radar per lo studio delle riserve di ghiaccio e d’acqua sotterranee
- Mars Ion and Neutral Particle Analyzer (Minpa),
- Mars Energetic Particle Analyze (Mepa)
La coppia lander/rover della Tianwen-1
La coppia lander/rover non verrà rilasciata subito, ma dopo che l’orbiter avrà eseguito alcune analisi dei candidati siti d’atterraggio nella Utopia Planitia, la stessa in cui atterrò la Viking-2 nel 1977, per selezionarne il migliore. Si pensa che il rilascio avverrà non prima di maggio 2021.
Una volta rilasciato, il lander entrerà nell’atmosfera protetto da uno scudo termico, aprirà un paracadute e azionerà un motore frenante per rallentare. Da lì uscirà il rover che sarà attivo per almeno 90 giorni, e con i suoi sei strumenti studierà la composizione del suolo marziano e la distribuzione dell’acqua sotterranea.
Il rover è dotato di sei strumenti scientifici che lo renderanno in grado di fare un’analisi completa del terreno:
- Ground-Penetrating Radar (Gpr), un radar in grado di analizzare fino a 100 metri in profondità
- Mars Surface Magnetic Field Detector (Msmfd), per lo studio dei campi magnetici residui sulla superficie del pianeta
- Mars Meteorological Measurement Instrument (Mmmi), con cui svolgerà il ruolo di una stazione meteorologica
- Mars Surface Compound Detector (Mscd), per l’analisi della composizione del suolo
- Multi-Spectrum Camera (Msc), una camera che permetterà di ottenere immagini dalla superficie a più frequenze
- Navigation and Topography Camera (Ntc), una camera per la navigazione a vista
Fonti: SpaceFlightNow, The Planetary Society