Il Flyby di Juno su Ganimede
Il 7 giugno 2021 la sonda della Nasa Juno ha dato una sbirciata a Ganimede, uno dei quattro maggiori satelliti di Giove, tramite una manovra di flyby ravvicinato. È la prima volta dopo 20 anni.
Giove di satelliti naturali ne ha 79 (o meglio, 79 sono quelli che per ora abbiamo osservato), ma quattro di essi hanno qualcosa in più: sono i 4 satelliti medicei, gli unici abbastanza grandi e lontani dalle nubi del pianeta da rendersi visibili da Terra con un telescopio. Io, Europa, Ganimede e Callisto sono mondi veramente affascinanti, fatti di ghiacci, vulcani e superfici costellate da crateri e misteri planetari che coinvolgono anche il pianeta gigante attorno al quale orbitano.
È anche per sondare questi misteri che abbiamo lanciato la sonda Juno nell’ormai lontano 2016. Il 7 giugno 2021 Juno ha eseguito una manovra di flyby ravvicinato attorno a Ganimede, regalandoci immagini mozzafiato della sua superficie. Le prime due immagini del flyby ad arrivare a Terra sono state ottenute una dalla JunoCam e l’altra dalla Stellar Reference Unit (una camera che serve a monitorare la posizione della sonda studiando quella delle stelle di riferimento).
Si tratta di immagini preliminari e ne arriveranno molte altre nei giorni a venire, ma già da questi si può ammirare Ganimede in tutta la sua bellezza. Si vedono moltissimi dettagli della sua superficie: crateri, terreni scuri o brillanti, fratture legate probabilmente alla tettonica.
Questa sono state le prime immagini da un flyby ravvicinato di Ganimede dai tempi della sonda Galileo, che ha raccolto dati dal sistema gioviano a cavallo tra i due millenni ottenendo la più iconica (almeno finora) immagine del satellite nel 1996.
Mano mano che tutti i dati dal flyby arriveranno a Terra, potranno iniziare le analisi che dovrebbero portare informazioni sulla composizione di Ganimede, la sua ionosfera, la magnetosfera e la sua superficie ghiacciata. Per ora, possiamo goderci la sua incredibile bellezza.